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Alberto Barina è nato il 03 maggio 1975.
Scrive e pubblica da autodidatta dall'età di 17 anni,
con sempre maggiore attenzione allo
spessore ed al contenuto dei testi.
... "Molti mi chiamano poeta perché ora lo posso dimostrare
attraverso tutta una serie di diplomi, certificati,
di antologie più o meno importanti che contengono i miei testi,
di auree suppellettili attribuitemi ed accumulate nel corso del tempo?
...o perché nel caos generalizzato del nostro
vivere quotidiano mi viene spesso naturale affidarmi e nutrirmi di pensieri,
ricordi, momenti di silenzio da riversare su inutili fogli di carta?
In molti poi mi chiedono perché ancora non esista una mia pubblicazione ufficiale
(chissà se realmente la vorrei!), bella e lucida che emani scintille
dagli scaffali delle librerie
Ma, vi siete mai chiesti se esista, oggi come oggi, anche solo un embrione di pensiero
da parte di qualche persona disposta ad investire il suo tempo
(e conseguentemente a prendersi pure la briga di leggere)
nel promuovere nuove forme di scrittura, di poesia, di idee giovani investendoci poi dei soldi?
Se per caso invece vi capita di incontrare una persona che
persegua questo fine, tenetevela stretta, e non esitate ad informare anche me.
Credo al sorriso delle madri, agli occhi del mio cane, alle bugie che mi dico
anche se non conducono lontano.
Credo all'ironia che diventa forma di protesta;
credo che la pace sia riposta nelle mani dei potenti e di conseguenza
sia diventata un lusso che le Nazioni non possono più permettersi
(anche la pace ha i suoi costi!).
Non credo alle sempre mutevoli e capricciose
forme giornaliere della politica.
Credo in una forma poetica prevalentemente libera dalle costrizioni della metrica,
che si arrovelli però nella continua ricerca per disseppellire la bellezza,
la musicalità delle parole e che restituisca loro la libertà, la dignità,
ma che sia anzitutto veicolo di emozioni e messaggi importanti ...
per questo non sarò mai un bravo scrittore o non potrò mai essere definito poeta.
Mi spaventa più di ogni altra cosa lo spropositato potere che viene
attribuito al denaro e che mi pare conduca ad un tunnel buio e senza fine,
l'apparenza e la banalità che si sono sedute a comandare sul trono del mondo, la presunzione della gente.
Alberto Barina
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